Audiolibri

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× Data 2012
× Lingue Latino
× Paese Germania
× Nomi Claudio Carini
× Data 2009
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× Target di lettura Adulti, generale
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× Genere Fiction
× Target di lettura Giovani (in generale)

Trovati 4 documenti.

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La storia infinita
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Disco (CD)

Ende, Michael

La storia infinita / Michael Ende ; letto da Gino La Monica

Milano : Salani, 2021

Audiolibri Salani

Abstract: Bastiano ha una grande passione: leggere. In un giorno di pioggia, inseguito dai bulli, si rifugia in una vecchia libreria dove trova un volume intitolato "La storia infinita". Bastiano lo prende e ci si immerge, letteralmente, infatti, scopre che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del mondo incantato di Fantàsia

Chiedimi chi sono
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Disco (CD)

Lavatelli, Anna - Vivarelli, Anna

Chiedimi chi sono / Anna Lavatelli, Anna Vivarelli

[Treviso] ; [Roma] : B.I.I. Onlus ; Centro per il libro e la lettura, [2019?]

Mary Poppins [audioregistrazione]
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Disco (CD)

Travers, Pamela Lyndon

Mary Poppins [audioregistrazione] / P. L. Travers ; letto da Paola Cortellesi

Versione integrale

Emons Italia, 2016

Emons: audiolibri. Ragazzi

Il segreto del bosco vecchio
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Disco (CD)

Buzzati, Dino

Il segreto del bosco vecchio : audiolibro integrale / Dino Buzzati ; lettura di Claudio Carini

Zovencedo : Il narratore audiolibri, 2003

Audio antologia della letteratura italiana [audioregistrazione] ; 17/4

Abstract: Il colonnello Sebastiano Procolo eredita da uno zio una parte di una grandissima tenuta boschiva a Valle di Fondo; l'altra parte, molto più grande, la eredita Benvenuto Procolo, figlio dodicenne di un fratello morto dell'ufficiale. E per volere testamentario Procolo il colonnello diviene tutore di Procolo l'orfano. Nuovi impegni, nuove responsabilità, ma soprattutto nuove possibilità di guadagno animano la mente del colonnello, che decide di dimettersi dal ruolo militare per dedicarsi completamente alla nuova terra. Se i soldati, liberi dal rigore e dalla severità a cui erano stati costretti dall'autorità del Procolo, tirano finalmente un sospiro di sollievo, non così l'autista o il servo dello zio deceduto, né la popolazione di Valle di Fondo, né il piccolo e malaticcio Benvenuto, né la parte più bella della foresta, il Bosco Vecchio, dove si ergono gli alberi più antichi della zona, o forse del mondo. Procolo ha in mente di tagliare, industrializzare, radere al suolo, arricchire. A nulla servono le suppliche della Commissione Forestale o le avvertenze del Bernardi, uomo alto e robustissimo di età indefinibile, a nulla. Il 15 giugno 1925 il colonnello Procolo ordina i primi abbattimenti: morirà l'abete Sallustio. Ma che cos'ha il Bosco Vecchio di così speciale? Tutti sanno che è dotato di una qualche particolarità, ma quando si tratta di definire in cosa questa consista, nessuno ne è capace. O forse qualcuno sì: i bambini ancora liberi dai pregiudizi. Loro sì che sanno che la foresta è popolata da geni, come il Bernardi, camuffato da forestale, o Sallustio, tragicamente ucciso dai progetti egoistici del Procolo. La foresta si difende a suo modo dalle barbarie del colonnello: un albero viene abbattuto, una bufera viene scatenata e Procolo, tra la folta e sconosciuta vegetazione, si perde. Ci penserà Bernardi a riportarlo a casa e un accordo verrà istituito tra umano e non umano: gli alberi non verranno più abbattuti e i geni si impegneranno a raccogliere tronchi e rami caduti spontaneamente e a condurli al di fuori della radura, dove i camion potranno raccoglierli senza disturbare la foresta. Ma a Procolo non basta, Procolo che riesce a trovarsi un solo alleato, un fedele suddito pronto ad eseguire qualsiasi ordine gli venga richiesto dal suo padrone: il vento Matteo, antico terribile vento imprigionato in una caverna dagli stessi geni molti anni prima ed ora libero grazie al colonnello. L'ordine del colonnello a Matteo è semplicissimo: uccidere quel ragazzo che gli impedisce di essere l'unico e il solo proprietario della Valle di Fondo. Niente di più facile per un vento impetuoso e devastatore? Forse, ma Matteo non è più quello di una volta...