Libri Moderni
Manganelli, Giorgio <1922-1990>
Poesie / Giorgio Manganelli ; a cura e con uno scritto di Daniele Piccini ; postfazione di Federico Francucci
[Milano] : Crocetti, 2022
Kylix
Abstract:
Abbiamo imparato a conoscere e amare l'umbratile genio di Giorgio Manganelli (1922-1990) attraverso le sue prove di scrittura più note: l'avventura catabatica di Hilarotragoedia, l'arguta produzione saggistica, i "cento piccoli romanzi fiume" di Centuria; resta da scoprire, tuttavia, un ampio mondo di testi inediti e meno noti - basti pensare alla preziosa raccolta d'inediti Ti ucciderò, mia capitale, curata da Salvatore Nigro - tra i quali, certamente, la produzione lirica occupa un ruolo obliquo, se non marginale, ma certo interessante per indagare non soltanto lo scrittore, ma anche, sorprendentemente, l'uomo che dietro la scrittura si è spesso nascosto. Sembra che Manganelli, plateale codificatore della «letteratura come menzogna», abbia scelto di consegnare a questa silloge di versi (giovanili, come per Gesualdo Bufalino, e i cui manoscritti autografi sono tutt'ora in possesso della figlia dello scrittore, Lietta Manganelli) una primitiva cifra di «verità» : certamente autobiografica, come sembrano gridare le poesie dedicate all'inquieto amore adulterino per la giovanissima Alda Merini (Ti paragonerò dunque); e letteraria, sopra ogni cosa, con l'enucleazione di tutte le ossessioni scatologiche e dissacranti che torneranno costantemente nella produzione successiva, specie nelle grandiose, nevrotiche forme barocche di Hilarotragoedia. Già i versi del '53-'55 pullulano di ripetitivi motivi, connotati spesso mostruosi dell'io lirico di fronte al fantasma dell'amore non corrisposto, della «denegata fregna», nel continuo rovello esistenziale tra la senescenza del desiderio e l'igienico risarcimento garantito dalla morte, di fronte a un dio la cui unica «onesta» creazione è l'inferno.